La Festa della Presentazione della Madonna al Tempio segna ogni anno per il nostro Istituto una tappa profondamente significativa.
Ricordiamo e riviviamo infatti il gesto che Santa Giovanna, la nostra Fondatrice, compì nel 1610, all'inizio della fondazione del nostro Ordine, consacrando alla Vergine Maria le sue prime alunne, introducendo così una tradizione che avrebbe sfidato il tempo e lo spazio.
Questa festa non è per noi solo una rievocazione storica, un far memoria che certamente emoziona e riempie di gioia il cuore di tutte noi suore, degli alunni ed ex alunni che ne hanno compreso il profondo significato, è di più, è un rendere attuale, un far calare nella vita di ognuno dei partecipanti la convinzione che Maria è nostra madre, modello, guida e solo camminando con Lei, seguendo le sue orme, imitando i suoi esempi potremo arrivare a Gesù suo Figlio e nostro Salvatore.
Tutto questo era ben chiaro a Santa Giovanna per cui non esitò, in un tempo difficile, di grande crisi religiosa, con gesto profetico, di fede coraggiosa a mettere pubblicamente sotto la protezione della Madonna le primizie della sua missione di educatrice, le sue prime alunne. Come sapete, scelse per questo atto importante la festa tradizionale della Presentazione di Maria Al Tempio, della sua offerta al Signore in tenera età, festa che celebrò con tutta la solennità possibile, raccomandando alle sue figlie di ripeterlo lungo i secoli.
Come la più anziana delle ex alunne suore, con piacere vorrei farvi partecipe della mia esperienza e dei miei ricordi di questa festa tanto cara a tutti noi. Eravamo nell’immediato dopoguerra, le Suore ci preparavano con una novena in cui ci veniva spiegato il significato di essa con amore e commozione. La mattina della festa ci riunivamo in Chiesa, in divisa e ben ordinate, per l’atto di Consacrazione a Maria; a conclusione di essa formavamo una lunga processione e, uscendo dal primo cancello di Viale Gabriele D’Annunzio, attraversavamo la strada e sul marciapiede di fronte ci avviavamo cantando con devozione verso la Caserma Cocco, portando l’immagine di Maria Bambina. Era un onore e un premio portare per un tratto di strada sulle spalle la Madonna e facevamo a gara per meritarcelo, comportandoci sempre nel miglior modo possibile, cosa che era premiata in antecedenza con medaglie e “bande” d’onore. A conclusione tornavamo all'Istituto attraverso il secondo cancello di Viale G. D’Annunzio e cominciava una lunga ricreazione con giochi e canti vari. In serata ci piaceva fare una piccola processione all'interno del cortile con l’immagine di Maria Bambina e lo chiedevamo alle Suore anche per… consolare quelle che non avevano avuto la fortuna di portare, nella processione solenne del mattino, l’immagine di Maria, il tutto con tanta gioia e creatività di noi alunne. Questi ricordi sono vivi nella mia mente e nel mio cuore; sono sicura che hanno contribuito a dare a Maria, nella mia vita, il giusto posto di madre, guida, modello, rifugio, sicurezza e tenerezza che auguro a tutti i bambini, i ragazzi e i giovani che in qualche modo hanno fatto e fanno parte di questa grande famiglia.