“Giovanni e Paolo: due italiani”: questo slogan ha caratterizzato la manifestazione che si è svolta a Palermo il 23 Maggio 2011 alla quale la nostra scuola ha partecipato insieme con migliaia di altre scuole provenienti dall’Italia e dall’Europa. Un momento corale di rabbia e di dolore, di amore e di speranza, di emozioni intense che hanno toccato cuore e coscienze! In un tempo storico di eutanasia di valori, questa manifestazione è stata un’esperienza di resurrezione: come se avessimo compreso il senso della vita proprio a partire dalle loro morti. Sul solco che essi hanno tracciato, l’Italia degli onesti cammina decisa e mai rassegnata affinché da morti essi abbiano quella pace che gli è stata negata in vita. Giovanni e Paolo sono diventati eroi loro malgrado: amavano la vita, i piccoli piaceri di ogni giorno, parlare con gli amici, entrare in un ristorante senza seminare il panico, prendere l’aereo senza vedere sbiancare i compagni di viaggio. Avrebbero voluto lavorare serenamente, senza l’angoscia della scorta, senza le polemiche, le maldicenze. Se hanno fatto molte rinunce è stato per il loro alto senso del dovere, per le loro doti di uomini per bene. Due uomini eccezionali che avrebbero voluto essere e rimanere normali.
Giovanni, Francesca, Paolo, gli agenti della loro scorta: ora sono il vento della legalità che gira, penetra, sconvolge, crea scompiglio, cerca di abbattere ciò che ne frena la corsa…la paura!
“Chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una sola volta”, Giovanni Falcone.
Carla Verderame